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Trapianto negli asiatici

Caratteristiche dei soggetti asiatici

  • Anatomia: la regione frontale e occipitale del cranio sono meno pronunciate rispetto a quelle dei caucasici, aspetto che conferisce al cranio una forma più arrotondata.
  • Capelli: la densità è di 90 FU/cm2 nella regione occipitale centrale e di 70 FU/cm2 nella regione parietale. In ogni FU sono presenti in media 1,8 capelli. I capelli degli asiatici sono “robusti”, di grosso calibro e in genere lisci.
  • Cicatrizzazione: c’è un forte contrasto tra capelli scuri e cute chiara; la tendenza a ipo- e iperpigmentazione e alla formazione di cheloidi è maggiore rispetto a quella degli individui caucasici.
  • Selezione del paziente: l’anamnesi e l’esame obiettivo del paziente sono aspetti fondamentali per valutare la possibile insorgenza di cheloidi e l’idoneità di un candidato al trapianto. In genere, gli asiatici non amano “ciuffi frontali” isolati e preferiscono avere angoli frontotemporali ben arrotondati.
  • Terapia: minoxidil e finasteride sono i farmaci comunemente prescritti dal medico.
  • Complicanze: i rischi maggiori a cui il soggetto asiatico può andare incontro dopo un trapianto sono la comparsa di cheloidi e la presenza di cicatrici diastasate nell’area donatrice.

Area donatrice

La striscia donatrice (la cui lunghezza dipende dalla densità della sede ricevente desiderata) viene contrassegnata e anestetizzata, dopodiché si inietta liquido tumescente e si incide in superficie l’epidermide con un bisturi N°10, ad una profondità di 1-2 mm. Dentro l’incisione vengono collocati uncini cutanei alla reciproca distanza di 1,5 cm. Con l’estremità di un bisturi N°15, il chirurgo taglia tra le FU dalla regione epidermica alla papilla dermica, mentre un assistente divarica i lembi tirandoli verso l’alto e verso l’esterno con gli uncini cutanei. La dissezione va avanti fino al momento in cui non vengono dissecati 7 cm lungo le due incisioni. A questo punto, la striscia donatrice viene asportata e si procede con lo slivering e la dissezione della fetta in singole FU, da effettuare sotto ingrandimento microscopico 10X tramite un’immagine proiettata su uno schermo. L’incisione viene infine suturata (si pratica in genere una sutura monostrato, a meno che la cute non sia dura o si tratti di sedute successive, situazioni che richiedono una sutura a due strati).

Area ricevente

Il trapianto degli innesti nelle sedi riceventi viene eseguito con la tecnica stick and place. Vengono usati aghi da 20-21 gauge con orientamento perpendicolare per l’impianto delle FU monofollicolari; aghi da 19-20 gauge per l’impianto delle FU bifollicolari; aghi da 18-19 gauge con orientamento parallelo per l’impianto delle FU trifollicolari. Tutte le incisioni perpendicolari a livello delle tempie richiedono aghi molto acuti.
L’eventuale comparsa di edema può essere impedita grazie all’utilizzo di una fascia per capelli che deve essere mantenuta in sede per 2-4 giorni.
Dopo l’intervento, il paziente torna in clinica per lavare i capelli e medicare la lesione.
E’ importante che tra un intervento e l’altra trascorra un periodo di almeno 6 mesi.

 

 

 



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