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Anatomia cuoio capelluto

L’epidermide, il derma, lo strato sottocutaneo, la galea aponeurotica e il periostio (pericranio) sono i 5 strati che formano il cuoio capelluto. Setti fibrosi che si estendono dalla galea al derma mantengono questi strati uniti. Nella parte anteriore la galea è legata al muscolo frontale, mentre nella parte posteriore è legata al muscolo occipitale, a formare il muscolo emicranico. Lateralmente troviamo i muscoli auricolari anteriore, superiore e posteriore. Tra la galea e il periostio è situato uno spazio virtuale, lo spazio di Merkel o piano subgaleale, all’interno del quale la presenza di tessuto areolare lasso permette agli strati sovrastanti un movimento elastico. Sotto la galea, una rete i piccoli vasi arteriosi è deputata alla vascolarizzazione del cuoio capelluto.

Vascolarizzazione del cuoio capelluto

Le arterie sopraorbitali e sopratrocleari nella fronte, le arterie temporali superficiali e auricolari posteriori lateralmente e le arterie occipitali posteriormente provvedono alla vascolarizzazione del cuoio capelluto. Nessuna attraversa il cranio. Per quanto riguarda invece le vene, la maggior parte segue la via arteriosa e drena nelle vene giugulari, anche se alcune possono attraversare il cranio e drenare nelle vene intracraniche profonde.

Innervazione del cuoio capelluto

Si distinguono un’innervazione motoria e un’innervazione sensitiva.
Innervazione motoria: i muscoli adiacenti e contigui alla galea sono innervati da nervi motori:

  • il ramo temporale del nervo facciale innerva il muscolo frontale;
  • il ramo auricolare posteriore del nervo facciale innerva il muscolo occipitale;
  • i rami anteriore e posteriore profondo della branca mandibolare del nervo trigemino innerva il muscolo temporale;
  • il ramo temporale del nervo facciale innerva i muscoli auricolari anteriore e posteriore;
  • il ramo auricolare posteriore del nervo facciale innerva il muscolo auricolare posteriore.

Innervazione sensitiva:

  • i nervi sopraorbitale e sopratrocleare (rami sensitivi terminali della branca oftalmica del nervo trigemino) garantiscono l’innervazione sensitiva delle regioni anteriori del cuoio capelluto e della fronte;
  • il nervo zigomatico temporale, che prende origine dalla branca mascellare del nervo trigemino, innerva la regione temporale anteriore del cuoio capelluto;
  • il nervo auricolotemporale (ramo della branca mascellare inferiore del nervo trigemino) innerva la regione temporoparietale e una porzione della regione parietale;
  • il nervo grande auricolare consente l’innervazione sensitiva dell’area retro auricolare;
  • il nervo piccolo occipitale innerva la maggior parte della regione occipitale.

Topografia del cuoio capelluto con alopecia

La regione frontale, il “mindscalp” e il vertice (o corona) sono le tre principali aree del cuoio capelluto calvo.
Regione frontale: si estende dall’attaccatura frontale a una linea orizzontale che unisce i due angoli frontotemporali. Esiste una variante, denominata zona di trapianto frontale (di Unger), comprendente, oltre la zona sopra descritta, una porzione del mindscalp anteriore.
“Mindscalp”: l’area è localizzata sopra il capo ed è delimitata lateralmente dalle frange temporali e parietali, anteriormente dalla linea orizzontale che unisce i due angoli frontotemporali e posteriormente dal bordo anteriore del vertice.
Vertice: tipicamente ha una forma rotonda o ovale, con una disposizione a spirale dei capelli; rappresenta la parte più posteriore della MPHL.
Cornice laterale (zona della riga): è una piccola area che corre lungo il mindscalp laterale, dove è possibile notare una variazione del piano e della direzione dei capelli.
Zona dell’attaccatura frontale: è lo spazio interposto tra la fronte e l’area ad essa posteriore, tipicamente più ricca di capelli.
Zona del “core frontale”: è localizzata dietro la zona dell’attaccatura frontale; i capelli in quest’area sono di fondamentale importanza per il framing (cornice) del volto (la densità di capelli in tale zona dovrà quindi essere molto elevata in caso di trapianto)
Zona del triangolo parietale posteriore: è costituita da due zone triangolari poste nella regione del mindscalp laterale posteriore, dove si osserva un’inclinazione verticale verso il basso della superficie “piana” del mindscalp.
Punto di transizione dl vertice: in questo punto il cuoio capelluto passa dal piano orizzontale a quello verticale; in molti casi si osserva anche una variazione della direzione dei capelli, che diventa a spirale.
Punti temporali anteriori: sono proiezioni angolate dei capelli, localizzate nella parte anteriore di ogni frangia temporale anteriore.
Recessione frontotemporale (golfo o triangolo): è la zona di calvizie posta tra la parte laterale dell’attaccatura frontale e la frangia temporale anteriore.
Frangia temporale anteriore: è localizzata sotto l’angolo frontotemporale, disposta verticalmente.
Frangia temporale superiore: il margine superiore dei capelli temporali si estende dall’angolo frontotemporale a un punto in linea verticale con il trago dell’orecchio.
Frangia parietale:  il margine superiore dei capelli della frangia si estende da un punto in linea verticale con il trago dell’orecchio fino all’inizio della frangia occipitale.
Frangia occipitale: è l’area di capelli che circoscrive inferolateralmente e posteriormente il vertice colpito da diradamento o calvizie.
Trichion (punto medio frontale): è il centro dell’attaccatura anteriore dei capelli.

Misurazione dell’altezza dei capelli

L’altezza dei capelli viene misurata valutando la distanza tra la glabella o la linea sovrasopraccigliare e l’attaccatura frontale.
Dal momento che la linea sovra sopraccigliare è posta circa 1 cm più in alto della glabella, è fondamentale riportare quale dei due riferimenti viene impiegato per la misurazione della’altezza dei capelli.

 

 



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