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Trapianto unità follicolari

Il trapianto di unità follicolari (FUT, Follicular Unit Transplantation) si basa sulla regola che, per ottenere un buon risultato estetico, sia necessario trapiantare unità follicolari individuali (FU, Follicular Unit), così come si presentano in natura, evitando di suddividerle in unità più piccole o di unirle a formare unità più grandi. Ci sono vari metodi per la produzione di FU; uno è l’estrazione delle unità follicolari (FUE, Follucular Unit Extraction) che permette di prelevare le FU direttamente dalla zona donatrice, senza il prelievo di una striscia donatrice selezionata al microscopio.
Se è necessario trapiantare innesti a elevate densità o numero per sedute, i chirurghi ricorrono spesso a FU con al massimo tre capelli, ottenute dalla suddivisione di una FU a quattro capelli in innesti più piccoli; se invece è richiesta una maggiore densità nella zona del “core frontale”, possono essere associate due FU. Le FU monofollicolari possono anche essere combinate a due a due in modo da diminuire il numero di sedi riceventi richieste.
Data la grande variabilità di FUT esistenti, qualsiasi tecnica che si pone come obiettivo il trapianto dei capelli tramite l’utilizzo delle FU naturali preesistenti deve essere vista come FUT.

Trapianto di singole FU

Questo tipo di trapianto consente di ottenere risultati esteticamente “naturali”, dato che in natura i capelli crescono sotto forma di singole FU, e di trapiantare, con minime incisioni, la maggiore quantità possibile di capelli. Ci sono comunque diverse problematiche da affrontare. Ad esempio:

  • il trapianto monofollicolare al livello dell’attaccatura dei capelli, costituita da molte unità a capello singolo, non sempre è possibile;
  •  gli innesti chubby (cicciottelli) garantiscono l’integrità delle strutture di supporto, ma con il loro utilizzo è più probabile che nella sezione vengano inclusi follicoli vuoti in telogen. Sebbene sia possibile realizzare nella maggior parte del cuoio capelluto massimo volume di capelli, ciò può portare all’impianto di innesti bifollicolari a livello dell’attaccatura; per impedirlo le FU dovrebbero essere rese molto sottili, con il rischio che l’innesto vada incontro a danni meccanici ed essiccamento;
  • il prelievo di FU monofollicolari effettuato tramite FUE incrementa il numero di ferite ricevibili nell’area donatrice; per ridurre questo fenomeno conviene sfruttare le FU più grandi dividendole in innesti monofollicolari per l’attaccatura.

Ferite di piccole dimensioni

Nel trapianto di unità follicolari, la cute in eccesso tra le FU viene rimossa e non trapiantata; questo significa che in una FU a due capelli, i follicoli saranno poco distanti tra loro e attorno sarà presente una sola guaina di tessuto connettivo, con un’importante riduzione del volume dell’innesto e delle dimensioni della ferita. Le lesioni di piccole dimensioni hanno molti vantaggi:

  • uno è quello chiamato snug fit, cioè a misura aderente: con una piccola ferita l’elasticità della parete della regione ricevente viene conservata e, una volta impiantato l’innesto, la regione ricevente lo manterrà a posto con estrema aderenza, consentendo il massimo contatto tra innesto e tessuto attorno con rapida ossigenazione dell’innesto, evitando la formazione dei coaguli e favorendo la guarigione delle ferite;
  • non rischiano di compromettere la vascolarizzazione del cuoio capelluto che è causa di scarsa crescita.

Trapianto in sedute grandi

I trapianti in grandi sedute hanno molti vantaggi:

  • vantaggi sociali: il paziente raggiunge gli obiettivi prefissati molto rapidamente, presentando un aspetto naturale già dopo la prima seduta. Molti chirurghi sostengono la procedura a “passaggio singolo” che consiste nell’ottenere alla prima seduta massima densità;
  • effluvium chirurgico: il trapianto dei capelli, a prescindere dalla tecnica impiegata, può causare la caduta dei capelli presenti all’interno o attorno alla regione trapiantata. Il chirurgo dovrebbe individuare i pazienti maggiormente esposti al rischio e utilizzare un numero di unità follicolari, tale che il volume dei capelli trapiantati superi quello dei capelli che con molta probabilità saranno persi con l’effluvium chirurgico;
  • risparmio delle riserva donatrice: il danno che viene arrecato ai follicoli piliferi quando si procede con un’incisione nella sede donatrice e con una sutura può essere ridotto (non eliminato completamente) cercando di mantenere le suture vicinissime ai margini della ferita, di rimuovere in modo precoce i punti e si suturare senza tensione. Inoltre, negli interventi successivi la prima cicatrice dovrebbe essere impiegata come margine superiore o inferiore della futura escissione per limitare l’eventuale distorsione e danno ai capelli a un solo margine. Infine, con le grandi sedute di trapianto, la riserva donatrice complessiva viene mantenuta. La guarigione di una ferita causa infatti fibrosi, una condizione che riduce la mobilità del cuoio capelluto, e quindi la disponibilità di tessuto donatore prelevabile negli interventi futuri;
  • ripartizione delle FU: le grandi sedute sono certamente utili per aumentare la flessibilità di un intervento in quanto con esse è possibile usufruire di una maggior quantità (sia in termini numerici che di tipologia) di unità follicolari. Tale risultato non è ottenibile attraverso l’impiego esclusivo delle FU a capello singolo dal momento che il chirurgo è fortemente limitato dalla loro naturale distribuzione nel cuoio capelluto.

Caratteristiche cliniche delle FU

  • Costante FU: in natura le FU occupano un’area di 1 mm2 circa. Di solito la loro densità diminuisce spostandosi dal centro della regione occipitale, lateralmente verso le regioni temporali, varia in base all’etnia e presenta un’elevata variabilità interindividuale. La densità delle FU è un parametro piuttosto costante; quindi, a prescindere dalla densità di capelli di un paziente, è opportuno trapiantare una zona calva di certe dimensioni con lo stesso numero di FU; inoltre, in un paziente con bassa densità di capelli, impiegare lo stesso numero e la stessa distanza di FU impiegabili in un soggetto con densità elevata consente di mantenere la riserva donatrice; infine, la densità dei capelli, per lo più determinata dal numero di capelli per unità follicolare, è un determinante fondamentale del risultato estetico di un trapianto.
Caratteristiche dei capelli: il diametro dello stelo pilifero (0,06-0,14 mm) ha un valore importantissimo nel determinare il risultato estetico di un trapianto. L’impatto visivo è stabilito dal volume dei capelli, a sua volta influenzato da vari parametri quali il colore ed il tipo di capello, l’untuosità o la lucentezza, la statica, anche se il fattore chiave rimane il diametro dello stelo pilifero. Infatti, raddoppiando il diametro dello stelo pilifero, il volume dei capelli quadruplica e di conseguenza migliora il risultato estetico finale.

 

 

 



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